Il Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare nasce nel 2016 da un’idea del Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili Onlus e il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.
Un progetto innovativo che nel corso degli anni si è sviluppato grazie al lavoro di un’ampia rete che si è costituita tra le maggiori realtà italiane che si occupano di arte Outsider e Irregolare.
Dopo i primi tre anni nei quali il Festival è stato ospitato presso la Libera Università di Alcatraz è emersa l’esigenza e la volontà di aprirsi ad un contesto più ampio e cittadino così nel 2019 il Festival è diventato itinerante.
La prima città ad ospitarlo è stata Verona (Memoria futura), successivamente Bologna con un’edizione diventata interamente online (Artemente. Differenti vie di accesso alla bellezza). Nel 2021 è stato il turno della città di Torino (Sono altro. Sono altrove) e quest’anno Piacenza.
Diversi sono gli eventi che compongono il Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare. Visitando la mostra curatoriale – presso la Galleria Biffi Arte – si potranno scoprire artisti che lavorano fuori dalla cultura artistica ufficiale. Una produzione espressiva indipendente, dove lo spirito creatore si manifesta spontaneamente, ignorando correnti artistiche e tecniche, che inventa da sé le proprie regole e il proprio vocabolario per poter rappresentare una necessità interiore.
Palazzo Farnese invece ospiterà le altre proposte culturali in programma. Lo spazio dedicato agli atelier / collettivi d’artisti e gallerie d’arte, sarà l’occasione per mettere in connessione competenze ed esperienze, dare forza ai progetti già attivi sui vari territori, avviarne di nuovi. Il convegno, sarà un importante opportunità di informazione e riflessione – con la guida di esperti – sui temi dell’Art Brut, Outsider Art e dell’Arte Irregolare. Durante i talk/conversazione, si avrà l’opportunità di approfondire e di confrontarsi su temi ogni anno differenti, accompagnati da professionisti ed esperti del settore. Quest’anno si avrà anche l’occasione di vedere esposti sulle fiancate degli autobus opere realizzate da artisti di atelier e collettivi d’arte sia italiani che stranieri, che si sono misurati con il tema del Festival. Un’azione urbana un momento di “invasione” della città stimolo per nuovi sguardi. Un modo inedito di coinvolgere i cittadini di Piacenza, E poi ancora, musica, visita guidata alla mostra e aperitivo.
Ogni anno i temi trattati durante le giornate del Festival sono differenti e sono scelti in base alla storia e alla vocazione della città ospitante.
Il Festival di quest’anno ha come fil rouge la scoperta di ciò che rende unico un luogo, la sua specificità, il suo principio fondante, la sua manifestazione al mondo, il suo Genius loci (lo spirito del luogo, la sua anima) e come questo si leghi al lavoro di artisti che hanno sentito – e sentono – la necessità di rappresentare la propria appartenenza ad esso e ciò che significa appartenervi. Una lenta esplorazione lungo le sponde del fiume Po, tra le sue nebbie, gli orizzonti infiniti e la poetica di questi luoghi contesi tra le acque e la pianura. Un viaggio in pianura dove è facile perdere l’orientamento. In estate perché lo sguardo si perde nella profondità degli spazi e del cielo. In inverno, invece, perché l’orizzonte è spesso celato dalle nebbie che permettono una vista molto ridotta. Quello che appare lungo la linea dell’orizzonte sembra sempre troppo lontano e irraggiungibile, oppure ha un contorno sfumato, un’ombra, qualcosa di indefinito e indefinibile. In entrambi i casi ha la qualità del miraggio.
Un legame tra terra ed individuo indissolubile che forgia e trasforma il carattere di entrambi.
Buon viaggio di scoperta!
Dove a Piacenza
Palazzo Farnese
P.zza della Cittadella, 29
Galleria Biffi Arte
Via Chiapponi, 39
Gli appuntamenti del Festival
Martedì 20 Settembre, ore 11,00
Fondazione di Piacenza e Vigevano – Conferenza stampa
Saranno presenti:
Mario Magnelli, Vice presidente vicario Fondazione di Piacenza e Vigevano
Christian Fiazza, Assessore alla cultura, turismo e marketing territoriale del Comune di Piacenza
Giorgio Croci, Vice presidente Il Pellicano Piacenza Onlus
Corrado Cappa, Direttore U.O.C. Psichiatria di Collegamento e Inclusione sociale DSM-DP AUSL Piacenza
Veronica Cavalloni, Arteterapeuta, Presidente di Fuoriserie aps, curatrice mostra
Simona Olivieri, Architetto, artista terapista, curatrice mostra
Marta Rudoni, Project leader Casa dell’Art Brut, curatrice mostra
Carmen Canevari, Pedagogista, Fuoriserie aps
Venerdì 30 Settembre, ore 10,00
Palazzo Farnese
Gli atelier, i collettivi e gallerie d’arte incontrano le scuole
a cura di Veronica Cavalloni, Carmen Canevari e Andrea Simonetti
Uno spazio dedicato agli studenti delle scuole superiori dove conoscere il lavoro degli atelier, dei collettivi di artisti, delle gallerie e delle case editrici italiani e internazionali che collaborano con il Festival sin dalla sua nascita e che si occupano di Art Brut, Outsider Art e Arte Irregolare.
Venerdì 30 Settembre, ore 14.00 – 17.00
Palazzo Farnese
Conversazioni
La valorizzazione delle opere. Mostre e archivi
a cura di Simona Olivieri
I luoghi comuni dell’arte. Considerazioni su spazi espositivi e outsider art
Daniela Rosi, scenografa e curatrice
Un archivio irregolare: conservazione, ricerca e valorizzazione di opere e documenti brut
Gianluigi Mangiapane, antropologo
Uno spazio dedicato all’approfondimento, alla riflessione e allo scambio di idee ed esperienze su temi legati all’Outsider Art e all’Arte Irregolare accompagnati da professionisti ed esperti del settore.
Venerdì 30 Settembre, ore 18.00
Galleria Biffi Arte
Visita guidata alla mostra con le curatrici, segue aperitivo
Genius loci. La realtà che diventa visione
a cura di Veronica Cavalloni, Simona Olivieri e Marta Rudoni
Domenica 2 Ottobre, ore 10.00 – 12.00
Palazzo Farnese
Riunione di chiusura
Domenica 25 Settembre, ore 17,00
Galleria Biffi Arte
Inaugurazione mostra
Genius loci. La realtà che diventa visione
a cura di Veronica Cavalloni, Simona Olivieri e Marta Rudoni
In mostra artiste e artisti italiani irregolari conosciuti anche a livello internazionale provenienti da collezioni private e pubbliche e archivi di atelier. Una mappa tracciata lungo il percorso del Po da Torino a Piacenza e dintorni. Prospettive insolite, visioni eccentriche, curiose, dove le cose vengono osservate con sguardo appassionato e trasversale. Una realtà che si mescola alla visionarietà, uno stratificarsi lento di storie e memorie, in un ambiente dove tra nebbia e foschia si possono intravvedere creature, animali e belve allo stesso tempo mitiche e familiari, esseri che in qualche modo chi le osserva ha conosciuto nella propria vita, in un sogno o in un incubo [dal catalogo della mostra].
Il percorso espositivo è suddiviso in tre aree sezioni: paesaggi, animali e presenze, figure e personaggi che popolano questi luoghi.
Le artiste e gli artisti presenti in mostra sono: Pietro Ghizzardi – Gianfranco Asveri – Cosimo Cavallo – Lina Fiore – Martino Fiorattini – Luigi Boldori – Fausto Badari – Massimo Turato – Giorgio Barbero – Marilena De Paoli – Fedele Canuto – Rosario Lattuca – acqueforti di vari autori (Pierino Ferrari – Francesco Galeotti – Aldo Ordavo – Luisa Pagano – Mario Previ – Toni Roggeri – Antonio Ligabue).
Sabato 1 Ottobre, dalle ore 9:00
Palazzo Farnese
Convegno Genius loci
a cura di Eva di Stefano e Giorgio Bedoni
9.00 | Registrazione partecipanti
9.30 | Saluti istituzionali
Christian Fiazza, Assessore alla cultura, turismo e marketing territoriale del Comune di Piacenza
Mario Magnelli, Vice presidente vicario Fondazione di Piacenza e Vigevano
Maria Angela Spezia, Presidente Il Pellicano Piacenza Onlus
Corrado Cappa, Direttore U.O.C. Psichiatria di Collegamento e Inclusione sociale DSM-DP AUSL Piacenza Apertura dei lavori
Veronica Cavalloni, Arteterapeuta e Presidente di Fuoriserie aps
ore 10.00 – 13.00
Introduce e modera Eva di Stefano, Storica dell’arte
Il Giardino della memoria
Lucienne Peiry, Storica dell’arte
Sentirsi “paesati” nei luoghi del Po, pieni di buchi dove acqua e terra ci bevono
Bianca Tosatti, Storica dell’arte
Cos’ha di attraente la pittura e la scrittura ingenua, umorale e pazzoide
Ermanno Cavazzoni, Scrittore
«Questo volevo che capiste». Francesco Romiti e San Salvi
Claudio Ascoli, Fondatore della compagnia teatrale “Chille de la Balanza”
ore 14.00 – 17.00
Introduce e modera Simona Olivieri, Architetto, artista terapista
Genius loci. L’arte inquieta. Sguardi sull’identità
Giorgio Bedoni, Psichiatra e curatore
Disegnare con le scarpe. Dall’archivio dell’Ospedale San Lazzaro al Museo di storia della psichiatria
Alessandro Gazzotti, Storico dell’arte
Un archivio. Una storia
Dino Menozzi, Collezionista
Sabato 1 Ottobre, ore 18.00 – 19.00
Concerto jazz
Orchestra Laboratorio del Milestone di Piacenza – Direttore Gianni Satta
Foto inaugurazione Mostra ``Genius loci. La realtà che diventa visione``
Si è inaugurata domenica 25 settembre negli spazi della galleria Biffi Arte di Piacenza la mostra collettiva “Genius loci. La realtà che diventa visione” a cura di Veronica Cavalloni, Simona Olivieri, Marta Rudoni.
Lungo il percorso espositivo sono presenti opere di: Pietro Ghizzardi – Gianfranco Asveri – Cosimo Cavallo – Lina Fiore – Martino Fiorattini – Luigi Boldori – Fausto Badari – Massimo Turato – Giorgio Barbero – Marilena De Paoli – Fedele Canuto – Rosario Lattuca – acqueforti di vari autori (Pierino Ferrari – Francesco Galeotti – Aldo Ordavo – Luisa Pagano – Mario Previ – Toni Roggeri – Antonio Ligabue), divise in tre sezioni che si fondono tra loro creando relazioni e sempre nuove suggestioni: paesaggi, animali e mezzi agricoli, volti e presenze.
Artisti solitari e autodidatti che reinterpretando la loro idea di realtà fatta di città nebbiose e fredde, di zone golenali, di spiagge ampie e sabbiose, di animali fantastici, dando vita a particolari ed eterogenee visioni di quel paesaggio. Un lento viaggio lungo il Po, da Torino a Piacenza e dintorni. Prospettive insolite, visioni eccentriche, curiose, dove ogni cosa viene osservata con uno sguardo appassionato e trasversale. La realtà che si mescola alla visionarietà, uno stratificarsi lento di storie e memorie. I colori freddi e rosati tipici delle mattine d’inverno caratterizzano le opere di Cosimo Cavallo, mentre la calda campagna con la sua vitalità fa da sfondo alle opere di Fiorattini e di Canuto e degli animali di Asveri. Le macchine agricole di Badari sembrano muoversi all’infinito, gli scorci di Torino rivivono nelle produzioni di Turato e Marilena de Paoli, mentre i personaggi di Ghizzardi raccontano di una pittura umile, solitaria e malinconica ma dal grande impatto stilistico e dalla forte carica emozionale.
Video saluto di Jacopo Fo
Atelier partecipanti al Festival
Visita la Gallery di Arte Irregolare
Un percorso culturale dedicato alla creatività differente e alla bellezza nascosta che non trova spazio nei consueti canali espositivi.