PSICORADIO è una testata radiofonica nata nel 2006 dalla collaborazione tra Arte e Salute onlus e Dipartimento di salute mentale di Bologna.
E’ diretta da Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana).
La redazione è composta da persone in cura presso i Servizi di salute mentale di Bologna, coadiuvate da giornalisti ed esperti di musica. Psicoradio è infatti anche un corso, che insegna ai redattori a fare comunicazione.

Tutte le settimane Psicoradio realizza un programma radiofonico trasmesso in molte città d’Italia grazie alle radio del circuito di Popolare Network, all’emittente della Chiesa evangelica Valdese Radio Beckwith, a Radio Fujiko a Bologna. Tutti i programmi ( oltre 600) si possono ascoltare sul sito: www.psicoradio.it

I programmi trattano tutti i temi, dall’arte agli psicofarmaci, dalla musica al TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), dalla poesia alle diagnosi al calcio, osservati da un punto di vista psicologico.

PSICORADIO nasce da due convinzioni:

1) La comunicazione su salute e malattia mentale è spesso scorretta e comunque scarsa. Sappiamo invece che ci sarebbe un grande bisogno di cultura e informazione corretta sulla sofferenza psichica, che è in continuo aumento. L’OMS (Organizzazione Mondiale Della Sanità) scrive che entro pochi anni sarà la terza causa di malattia nel mondo.

2) Ci sono molte persone con una sofferenza psichica che se vengono formate da esperti possono produrre una comunicazione interessante ed originale.
Solo loro infatti possono aggiungere il punto di vista ed il sapere di chi la sofferenza psichica la conosce perché la vive.

L’Estrazione della pietra della follia

Puntata 653

http://www.psicoradio.it/2020/06/08/hieronymus-bosch-la-vita-e-follia-la-follia-e-vita-la-rappresentazione-del-disagio-mentale-nellarte-puntata-653/

Nel 1494 Hieronymus Bosch dipinge un quadro con questo titolo, oggi al Museo del Prado di Madrid. Il soggetto è tratto da una storia popolare: uno stolto si fa convincere da un ciarlatano a farsi togliere dalla testa la “pietra della follia“, ovvero la stoltezza. Il chirurgo intento all’operazione indossa però un copricapo a forma di imbuto, simbolo di stupidità: è una critica di Bosch contro chi crede di sapere ma che, alla fine, è più ignorante del paziente a cui deve togliere la «follia».
La vita è pazzia. La pazzia è vita”. Anche questo ci dice Milena Naldi, consulente d’arte, rispondendo ad una domanda di due redattori di Psicoradio sulla rappresentazione della follia nell’arte. Da qui si parlerà di Bosch, autore di deliranti immagini: esseri metà pesce metà uomo, teste senza corpi, deliri vegetali e animali, mostri antropomorfi…

Vite disegnate male

Gipi si racconta a Psicoradio

Puntata 647

http://www.psicoradio.it/2020/06/01/vite-disegnate-male-gipi-si-racconta-alla-psicoradio-puntata-647/

Si lavora quando si sta bene. Almeno, io quando sono stato male mi sono ritrovato in psichiatria, e lì non ci vai con carta e penna
Il primo incontro tra la Psicoradio e Gipi, qualche anno fa, è stato fulminante. In un bar, davanti a una birra e a un suo libro appena autografato, il fumettista toscano ha raccontato parti anche molto intime della sua vita e momenti dolorosi che lo hanno fatto riflettere.

Una mattina mi sono recato in ospedale a Pisa per chiedere aiuto, loro mi hanno diagnosticato una serie di robe dai nomi bruttissimi, mi hanno fatto una lunga lista di medicine da prendere che non ho mai comprato, sono uscito capendo che mi ha fatto bene chiedere aiuto, cosa che non avevo mai voluto fare prima.

Gipi prosegue ricordando un’esperienza artistica vissuta in Belgio, un percorso riabilitativo con una ragazzo affetto da un forte disagio psichico, grazie al quale ha capito la differenza tra “un artistoide spostato” e una persona che sta male e non ha la fortuna e la possibilità di elaborare il proprio dolore attraverso l’arte.
Dopo quel giorno abbiamo incontrato Gipi molte altre volte, e il suo libro con il disegno di un grande pirata sarcastico, nato dalla sua penna mentre chiacchieravamo, gira ancora per la redazione come una reliquia.

Lezioni di irregolarità

Approfondimento sull’Outsider Art

Puntata 628

http://www.psicoradio.it/2020/01/18/lezioni-di-irregolarita-approfondimento-sulloutsider-art-puntata-628/

Al IV Festival dell’Outsider Art di Verona Giorgio Bedoni, psichiatra e psicoterapeuta, approfondisce con noi il tema dell’arte irregolare e racconta l’atelier che ha fondato.
Chi ha inventato il concetto di outsider art? Chi decide cos’è arte irregolare e cosa no?
Giorgio Bedoni, partendo dalle origini del termine outsider art di Jean Dubuffet, passando per artisti come Adolf Wolfli e Aloise Corbaz, approfondisce la storia di questa forma d’arte, e definisce l’artista irregolare come “più immediato, più libero da condizionamenti, meno dentro le vicende culturali e accademiche, e che si esprime senza l’urgenza della prestazione”.

Se per molto tempo l’opera creata da una persona con disagio psichico era letta soprattutto come espressione della sua malattia, verso la metà del Novecento, anche grazie alla fenomenologia e a persone come Franco Basaglia, si è verificato un cambiamento di mentalità sia in ambito artistico che, soprattutto, psichiatrico. Si comincia finalmente a vedere l’opera del malato come “una modalità di essere al mondo, una forma di presenza altra e quindi a leggerla in termini empatici”.
Bedoni insiste sull’importanza che la creazione artistica ha per la persona in difficoltà, facendo riferimento anche alla esperienza umana con gli artisti che ospita nel suo atelier.
Ma l’arte non fa bene solo a chi la fa: secondo Giorgio Bedoni l’arte farebbe bene alla psichiatria stessa, che oggi si trova a fronteggiare una profonda crisi ideologica. “L’arte, oltre ad essere uno strumento per esprimersi e per cercare una propria identità, è una modalità diretta e immediata di inclusione sociale, di poter mettere a contatto società persone che soffrono di stigma”.

Quando la mente si priva, più sinceri si piange

Ne “La Parata” animali sopra le righe ed umanizzati sfilano su un lungo tappeto rosso

Puntata 620

http://www.psicoradio.it/2019/11/07/outsider-art-un-tesoro-nascosto-quando-la-mente-si-priva-sinceri-si-piange-puntata-620/

Durante il IV Festival dell’Outsider Art e dell’Arte irregolare, a Verona, Psicoradio ha incontrato Virgilio Mollicone, docente d’arte e fondatore dell’atelier/casa editrice Ultrablu, e si è lasciata trasportare in un mondo di poesia, animali marcianti, piante musicali e potenti, coloratissimi disegni.

La Parata è il libro di Andrea Calcagno edito da Ultrablu, l’atelier/casa editrice di artisti che a Roma “mette in contatto artisti normotipici con artisti neuroatipici con la convinzione che le ricchezze neurologiche siano un arricchimento per tutti”.
“Appoggia la penna sulla carta in un punto che a me appare casuale… a poco a poco compare il disegno, senza ripensamenti, senza cancellature, senza staccare quasi mai la punta della penna dal foglio – scrive la mamma di Andrea in fondo al libro – Così piano piano davanti ai miei occhi prendono vita personaggi buffi, contenti o arrabbiati. Andrea apre la porta della sua fervida immaginazione; e io resto incantata”
“Noi cerchiamo di far emergere il tesoro che è nascosto in questi artisti, di condividerlo e farlo conoscere, perché è una forma di ricchezza”, racconta Mollicone a Psicoradio.
La ricchezza artistica appare evidente anche in un altro, sorprendete, libro: “Sulla terra vieni” di Tristano Monaca. Con disegni magnifici che evocano Schiele insieme alla grafic novel più contemporanea, e testi poetici: “Quando la mente si priva, più sinceri si piange”
Oppure: “Questo tuorlo è una promessa di piume, ma finché non caglia il sangue, resta una promessa”.
E tutto questo in garage di Roma, dove i ragazzi coinvolti nel progetto hanno tutti i mezzi, tradizionali e digitali, per esprimersi e creare liberamente.

L’arte nasce dagli abissi dell’inconscio

Puntata 507

http://www.psicoradio.it/2017/08/28/arte-ed-altre-emozioni/

Per la chiusura della rassegna “Delle cure delle arti”, organizzata dall’Ausl di Bologna, Psicoradio realizza “LA FOLLIA DELL ARTE”, installazione sonora e visiva.
Da Goya a Louise Bourgeois, da Camille Claudel a Cyndy Sherman, e poi Rothko, Marina Abramovich, naturalmente Van Gogh, e non poteva mancare Virgina Woolf, Francis Bacon, Alda Merini, Edward Munch… E dice Jackson Pollock “ Tutti noi siamo influenzati da Freud, mi pare… La pittura è una scoperta del sé. Ogni buon artista dipinge ciò che è (…).  L’inconscio è un elemento molto importante dell’arte moderna; e penso che le pulsioni dell’inconscio abbiano grande significato per chi oggi guarda un quadro”

“LA FOLLIA DELL ARTE” di PSICORADIO è una installazione sonora e visiva dove, con immagini e letture, si darà voce ad alcuni grandi artisti che hanno conosciuto o indagato la sofferenza psichica, e l’hanno tramutata in arte.
Biografie, brani di diari, citazioni… Per indagare la capacità – e la necessità – degli artisti di affondare negli abissi dell’inconscio proprio e collettivo, di riemergere, trasformando la sofferenza, la paura, l’angoscia, in opere d’arte.

Cattiva

Uno spettacolo racconta Camille Claudel, artista libera, coraggiosa, rifiutata dalla famiglia e dal suo secolo. Ha passato metà della vita a scolpire, l’altra metà in manicomio

Puntata 481

http://www.psicoradio.it/2017/02/22/cattiva/

Cattiva” racconta la vita e la vicenda artistica della scultrice francese Camille Claudel, vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento. Silvia Cavalieri, Susanna Regazzi ed il musicista Enrico Simoniello, interpreti dello spettacolo, “un po’ a metà strada tra il concerto ed il recital, con figurazioni di danza”,  sono venuti negli studi di Psicoradio.

Fin da ragazzina Camille Claudel voleva scolpire, tanto che il padre trasferisce tutta la famiglia a Parigi per farle seguire dei corsi di scultura privati. A quel tempo le donne non erano ammesse al corso di scultura dell’Accademia delle Belle Arti ma Camille riesce ad entrare come allieva nello studio del celebre scultore Auguste Rodin; e quasi subito intreccia con lui una relazione sentimentale molto complicata. Diventa col passare del tempo talmente brava che Rodin la promuove, ma la relazione poco a poco si deteriora. Da qui comincia la parabola discendente di Camille Claudel. Il fratello Paul e la madre non vedevano di buon occhio la vita della Claudel, ai loro occhi troppo libera; nel 1913 fanno rinchiudere Camille, sempre più sola, povera e provata psicologicamente, in manicomio. Lì passerà 30 anni, e ne uscirà solo da morta, nel 1943.
Susanna Regazzi interpreta Camille giovane: “Mi ha fatta arrabbiare tutta questa storia ma penso che mi servirà ad essere più libera e a liberare altre persone.” “Credo che sia stata rifiutata perché ad un certo punto non era più presentabile, per aver sempre rifiutato i ruoli canonici della donna madre e sposa, che a quell’epoca erano ancora molto costringenti” racconta Silvia Cavalieri.

Le opere d’arte hanno un’aura. E’ come se ti guardassero

Silvia Evangelisti a Psicoradio

Puntata 426

http://www.psicoradio.it/2016/02/04/le-opere-darte-hanno-unaura-e-come-se-ti-guardassero/

“Tra fine ‘700 e inizio ‘800 gli artisti più coraggiosi cominciano ad esprimere la consapevolezza che c’è un mostro dentro di noi, c’è qualcosa di sconosciuto e di inconoscibile: è lì che comincia l’Arte moderna”. Silvia Evangelisti, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna è stata anche direttrice di Arte Fiera a Bologna per 10 anni. L’intervista affronta diversi temi, e partire dal mutamento fondamentale che l’arte ha subito tra fine Settecento e primi Ottocento, entrando nella modernità.

Louise Bourgeois, arte per esorcizzare i demoni

”… Il mio lavoro riguarda la fragilità del vivere … esorcizzare i demoni che mi inseguono dall’infanzia”

Follia uguale bruttezza?

‘’I volti dell’alienazione’’. Il disagio mentale illustrato in una mostra

Dal manicomio alla biennale di Venezia

Il signor Arthur Bispo do Rosàrio ha passato quasi tutta la sua vita in un manicomio, ma le sue opere sono state esposte alla 55° Biennale d’arte di Venezia

Puntata 356

http://www.psicoradio.it/2014/10/02/psicoradio-tra-arte-e-teatro/

Il signor Arthur Bispo do Rosàrio ha passato quasi tutta la sua vita in un manicomio brasiliano, ma le sue opere sono state esposte in una Biennale di Venezia.

Il Cinno Selvaggio

‘’Per me il disegno è un modo per stare in mezzo al mondo, per comunicare quello che sento, quello che ho dentro’’

Puntata 343

http://www.psicoradio.it/2014/07/03/il-cinno-selvaggio/

Lo dice uno degli utenti del Centro Diurno Rondine di Bologna che ha partecipato al progetto “ Il cinno selvaggio”, nato nel 2011 dall’idea di due educatrici del Centro Rondine. Due artisti, Ericailcane e Francesca Ghermandi hanno diretto laboratori di disegno e animazione rivolti agli utenti del Centro, che hanno potuto sperimentarsi con artisti già famosi.

Psicoradio ha intervistato Francesca Ghermandi, “Dal punto di vista umano è stata un’esperienza impagabile, perché molti ragazzi mi hanno detto che hanno tratto giovamento dal laboratorio. Sono davvero convinta che disegnare sia terapeutico.
Dal lavoro delle persone che frequentano il Centro coordinate dagli artisti sono nati un video, “Quando il diavolo ci mette le uova” e la rivista “Guida ai segreti di Bologna”.

Un museo virtuale per l’arte irregolare

‘’Per me il disegno è un modo per stare in mezzo al mondo, per comunicare quello che sento, quello che ho dentro’’

A Bologna presentata la prima Galleria Virtuale di arte irregolare, patrocinata dal Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e dal “Comitato Nobel per i Disabili”, voluto da Dario Fo, Franca Rame e dal figlio Jacopo, e realizzata con il compenso per il Nobel per la letteratura vinto dall’attore nel 1996
Psicoradio intervista quattro artiste del Collettivo Artisti Irregolari di Bologna, che raccontano il loro rapporto con l’arte e la sofferenza psichica.

Giovanna Gallingani, che è stata anche una redattrice di Psicoradio e prima ancora artista di cabaret, risponde alla domanda: si dipinge quando si soffre, o quando si sta bene? “Mi sono affezionata al tema del ritratto di Dorian Gray per superare il lutto per la perdita di mia mamma, morta molto giovane, molto bella. Quindi l’eterna giovinezza, l’eterna bellezza per superare la malattia, la morte. Quindi ho cominciato a disegnare quando stavo male; poi però ho disegnato anche in momenti di grande felicità”.
E ancora, la voce di Graziella Mattana, “io vivo in un mondo affascinato di suoni e di colori, perché soffro di allucinazioni, e sono felice; questa felicità la ritrovo nel cercare tutti i giorni un’idea nuova, una invenzione creazione, qualcosa che mi faccia rinascere dalla mia nullità e mi riporti alla creazione. La mia aspirazione è di vivere un continuo superamento: questa lotta mi da forza, mi da energia. Il tutto viene dal fatto che a 28 anni mi sono ritrovata in una regressione tale che non sapevo più né leggere né scrivere; ho fatto un disegno, in manicomio, che mi sono vergognata di me stessa, non sapevo più muovere le mani. E allora ho cercato di recuperare.”
Nicoletta Gazzilli in arte Melina: “ho cominciato a disegnare a 32 anni. La mia arte disegna le ombre di una vita che avevo dimenticato, e che adesso comincia a riapparire, sono risvegli, direi, risvegli catartici. Soffrivo tantissimo. Poi mio figlio mi regalato 2 pennelli, e si è aperto un mondo, una voragine che non finisce mai, mai.”
E poi una voce che gli ascoltatori di Psicoradio riconosceranno: Brenda, che è stata per tanti anni nostra redattrice, fa fumetti, disegni con la matita e acquerelli (e oggi lavora in un ufficio e vive con il suo compagno). Abbiamo chiesto anche a lei se disegna quando sta bene o quando sta male. “ In realtà, disegno quando ho tempo, appena ho un buco libero. Sto rappresentando molto di frequente pezzi della mia vita; adesso disegno ricordi che riemergono dell’orfanatrofio. L’ultimo che ho fatto è una bambola di pezza”.
Psicoappuntamento: dal 15 al 26 ottobre, la compagnia teatrale di Arte e Salute presenta all’Arena del Sole di Bologna “La persecuzione e l’assassinio di Jean Paul Marat”, con la partecipazione di Laura Marinoni, e gli attori della Compagnia Arte e Salute, per la regia di Nanni Garella.

Ferrari Brut

Intervista al prof. Stefano Ferrari sull’Art Brut

La Psicobiennale

Intervista a Massimiliano Gioni, curatore della 55.ma Biennale d’arte di Venezia

Artisti che conoscono la sofferenza psichica

Psicoradio racconta il pittore Richard Dadd e la cantante Diamanda Galas

Amami almeno il martedì pomeriggio

Dedicato a Roberto Mastai, poeta delle osterie

Puntata 293

http://www.psicoradio.it/2013/07/20/amami-almeno-il-martedi-pomeriggio-2/

Roberto Mastai regalava o barattava le sue poesie e i suoi disegni perché, sosteneva, “i soldi sono sporchi”. Il 25 Aprile Via del Pratello ha celebrato, a più di un anno dalla sua scomparsa, una giornata in memoria di Roberto Mastai, artista amato e rimpianto dagli abitanti della storica strada delle osterie nel centro di Bologna. (CONTINUA A LEGGERE) Psicoradio ha intervistato alcune persone che lavorano e vivono al Pratello e che lo ricordano come una persona riservata e splendida, surreale, amico di tutti.

Il corpo materia d’arte

Silvia Evangelisti, direttrice di Arte Fiera, ci parla di Marina Abramovic, una protagonista dell’edizione di quest’anno. “Un’artista deve capire il silenzio. Un’artista deve fare spazio perché il silenzio entri nel proprio lavoro

Puntata 185

http://www.psicoradio.it/2011/01/29/il-corpo-materia-darte/

Un’altra edizione di Arte Fiera porta a Bologna artisti, opere, performance, e Psicoradio anche quest’anno coglie l’occasione per riflettere sugli stati d’animo di persone che hanno l’arte nel cuore e nelle mani. Per descrivere l’opera dell’artista Abramovich una redattrice di Psicoradio sceglie queste parole: “E’ come se scolpisse se stessa, il proprio corpo. Lo usa come oggetto/soggetto”.

Acrobazie, in equilibrio sopra la follia

http://www.psicoradio.it/2010/12/11/la-musa-dellarte-incontra-la-psiche/

Pazienti psichiatrici e pittori professionisti in un percorso artistico comune, Acrobazie, nell’atelier di pittura del centro riabilitativo psichiatrico del Fatebenefratelli di S. Colombano al Lambro, in provincia di Milano. Elisa Fulco, curatrice del progetto: non è solo un percorso riabilitativo, ma un percorso dove “è la selezione naturale” a scegliere i talenti che si esprimono al di là della patologia da cui sono affetti.

Ode al ragno

Psicoradio alla mostra di Louise Bourgeois

http://www.psicoradio.it/2008/12/20/ode-al-ragno/

Psicoradio è andata al Museo di Capodimonte che ospita le opere di Louise Bourgeois. Jerry Gorovoy, assistente di Bourgeois per tanti anni, ci racconta questa straordinaria artista, sotto lo sguardo di Maman, un gigantesco ragno nero in bronzo, acciaio e marmo che nel giardino attendeva i visitatori con la pancia gravida di uova.

“Il ragno è un’ode a mia madre. Come i ragni, mia madre era molto intelligente. I ragni sono presenze amichevoli, mangiano le zanzare, che diffondono malattie. Quindi i ragni sono protettivi e pronti ad aiutare, proprio come mia madre”.
Morena e Andrea hanno descritto alcune opere dell’artista esprimendo le sensazioni provocate dalla loro visione. Giovanna infine ha letto alcuni brani di un suo manoscritto che riguardano proprio la simbologia del ragno.
In chiusura Psicoradio dedica uno spazio alla mostra mercato Artefiera, una rassegna internazionale di cui parla direttamente la sua curatrice Silvia Evangelisti. La redazione si interroga sul rapporto tra arte e follia e in particolare chiede perché “lo stesso gesto fatto da un artista è artistico, fatto da un altro è follia?”. Silvia Evangelisti racconta il percorso di Cattelan passato dall’essere considerato “un po’ matto allo status di giovane artista”.